Tonino La Palma
ERRORI DI VALUTAZIONE Considerazioni su fortuna, bravura e limiti nel mondo del calcio
Mi ero sbagliato. Càpita. L’importante è accorgersene, riconoscere l’errore.
Che poi trattasi di un semplice errore di valutazione e non già una azione sbagliata. In realtà ora è tutto così chiaro. Del resto: nel calcio conta pure la fortuna, certo. Ma in molti casi se resti in serie d è quella la tua categoria. Anche se guardi i colleghi di Serie A e Serie B e pensi –sei convinto- di non esser inferiore a loro, anzi!
Ripeto, in tanti casi davvero si è sottostimati e si resta in categorie dilettantistiche solo per sfortuna. E parimenti c’è gente che arriva improvvisamente in Serie A per degli evidenti colpi di fortuna. Ognuno in cuor suo può pensare al giocatore e/o all’allenatore che vuole.
Ad esempio, si pensi a Giorgio Corona –uno dei piu forti attaccanti che han vestito la maglia del Brindisi- che meritava ampiamente la Serie A e, sebbene a 32 anni, l’ha raggiunta. Oppure pensiamo a Tonino La Palma: uno dei piu grandi e forti calciatori brindisini in assoluto. Ha raggiunto meritatamente la Serie A. Ma non ha avuto la fortuna di raggiungere la nazionale perché, all’epoca, non c’era un Sacchi così prodigo nel convocare i calciatori emergenti (il tecnico di Fusignano faceva così anche per un notissimo motivo: non contavano tanto le persone ma lo “schema”, che era il suo. Storia lunga. Ne parleremo se ci sarà tempo). Ho fatto due esempi. E mi fermo qui. In teoria questo articolo doveva evidenziare i limiti (anche notevoli) di una persona. Ma poi l’articolo ha preso altre rotte. Meglio così. Avrò più tempo per approfondire il concetto. Ed esporlo in modo ancora migliore e dettagliato.
cosimo de matteis
Il Brindisi, Enzo Carbonella e quella maglia con la “V”
Un brindisino che gioca con la maglia del Brindisi dà in campo sempre il 100% ed anche di più. Vale per tutti, indipendentemente dalle qualità tecniche e dai traguardi raggiunti. Ci piace ricordare Massimo Vitali, Enzo Gagliano, Antonio Benarrivo, Daniele Vantaggiato… solo per fare qualche nome. L’elenco sarebbe lunghissimo e, in ordine cronologico, vanno aggiunti Cristiano Novembre (il cui papà ha indossato pure lui la maglia del Brindisi), Mino Tedesco ed il giovanissimo Paolino Procida.
In questa foto (di Carlo Fortunato, storico fotografo del Brindisi oltre che grande appassionato) vediamo altri brindisini doc. E fra essi ricordiamo il grande Tonino La Palma (qui al termine di una strepitosa carriera tra Serie A e Serie B: meglio di lui solo Benarrivo) e, inconfondibile coi suoi baffi, Enzo Carbonella. Carbonella ha avuto il privilegio e la gioia di indossare la maglia del Brindisi in Serie B. Era giovanissimo (appena ventenne) ma sa bene cosa significa indossare quella maglia e giocare allo stadio Comunale intitolato al Commendatore Fanuzzi.
A lui ed a tutti i brindisini che han avuto l’onore, la gioia, il piacere di indossare quella maglia un grande abbraccio ed un grazie. Da brindisino a brindisino: non siamo migliori o peggiori di altri ma siamo brindisini e ne siamo fieri.
cosimo de matteis