Nasce il “GIORGIO TOMBA FAN CLUB”

Di meritare lo merita ampiamente. Anzi, forse un semplice gruppo facebook è ben poca cosa. Ma intanto è bene che ci sia. Chi è appassionato di calcio sa bene che Giorgio Tomba segue le vicende calcistiche brindisine con assiduità. Ed ha mantenuto amicizie in città. Ampiamente ricambiato dai brindisini presso i quali è immutata la stima ed il ricordo. Soprattutto in chi ha vissuto dal vivo quei “formidabili anni Ottanta”.

Il fan club su facebook, naturalmente, è aperto a tutti: non solo ai brindisini ma a tutti i suoi tifosi e/o estimatori. Dopo aver esordito nelle giovanili del Milan (e persino in Prima Squadra) Tomba ha vestito maglie di diverse squadre, fra le quali ricordiamo Reggina, Teramo, Andria, Pro Patria, Teramo, Martina ed altre. Ha concluso la sua carriera di calciatore nelle file del Gualdo.

Ecco, giunga a lui l’ennesimo saluto da tutti i brindisini. Ed ai suoi fan l’invito di aderire al gruppo: basta cliccare ed iscriversi. Giorgio Tomba, il bomber, lo merita!

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BRINDISI 84-85 : UNO SQUADRONE. VINCENTE.

BRINDISI 84-85
Da sinistra Bisceglia(capitano), Spagnulo, Borsani, Argentieri, Salerno, Caligiuri. Accosciati: Tomba, Bonanni, Vitali, Michelini, Biscotto. (Foto di Giancarlo Fortunato)

La notizia della adesione di Giorgio Tomba alla Associazione “PerBrindisi”, appresa dalla bacheca facebook del fotografo  Giancarlo Fortunato, mi offre uno splendido assist per ricordare ancora una volta quella squadra. Parlo del Brindisi stagione 1984-1985 che vinse un bellissimo Campionato conquistando con merito l’accesso in C/1, a tutt’oggi l’ultima promozione della nostra squadra nella Terza Serie nazionale.

Come i più grandi ben ricorderanno il Brindisi iniziò il campionato col tarantino Lucio Vinci in panchina: la squadra, pur fortissima, non decollava. Ed ecco che giunge in riva all’Adriatico uno sconosciuto (allora): Giancarlo Ansaloni. La squadra macinò gioco e gol, guadagno posizioni su posizioni, Giorgio Tomba ci regalò memorabili doppiette inclusa quella di Foligno dove il Brindisi praticamente conquistò la vittoria del campionato (la successiva gara interna col retrocesso Cattolica fu una bellissima e pirotecnica passerella: per molti bambini di allora fu la prima partita del Brindisi vista allo stadio; proforma anche l’ultima trasferta con la Fermana).

Giorgio Tomba vinse la classifica marcatori con le sue 17 reti, ma quella era (e resta) una grande squadra. Di più: uno squadrone. E non è un caso che molti di quel gruppo ancora oggi son legati al Brindisi: oltre a Tomba penso a Pasquale Bisceglia che di quella squadra era il capitano, Nando Argentieri, il veneto Flavio Borsani e molti altri. A quel gruppo apparteneva il brindisino doc Massimo Vitali, morto prematuramente e mai  dimenticato dalla tifoseria.

cosimo de matteis

L’esonero di Chiricallo e la vittoria del campionato: rievocando Ansaloni

Si è appena conclusa una di quelle giornate che, senza enfasi, possiamo definire mediamente “storiche” del calcio brindisino. Con l’esonero di Marcello Chiricallo si chiude una parentesi breve (appena sette mesi. E complessive 17 gare ufficiali) ma intensa. Chiricallo ha rappresentato un tentativo di creare un connubio felice e vincente fra dirigenza e guida tecnica. I numeri sono lì, ognuno può valutarli.

Forse –e sottolineiamo il forse- il Presidente Flora ha creduto di poter riproporre anche a Brindisi la felice accoppiata (lui presidente e Chiricallo allenatore) che gli ha dato discrete soddisfazioni in altre piazze. Ma, lo ricordiamo bene, il riccioluto mister non è stato bene accolto, fin dall’inizio. Quanto vi sia stato di ragionevole in tale freddezza e quanto di irriflesso e pregiudiziale ho provato a spiegarlo già altre volte e non è il caso di tornarci. Vero è che –come dice lui stesso- Ciullo, in qualche modo, gli fu imposto da altri.
E vero è che il tecnico di Taurisano ha indubbiamente alcuni limiti (anche di questi ho parlato, assieme ai suoi notevoli pregi) ma forse fu quella scelta –esonerare Ciullo e chiamare Chiricallo- di qualche mese fa a determinare l’attuale stato di cose (dalla sconfitta di Bisceglie ad oggi: un mese, o anche meno, davvero di passione) dentro al quale –obiettivamente- era diventato impossibile per Chiricallo restare alla guida del Brindisi.

Oggi, come sempre accade in questi casi, c’è chi rimpiange Salvatore Ciullo: in tanti (forse troppi) elogiano oggi il gioco che sapeva dare alla squadra. Ma finiamola qui sennò non ne usciamo più. E confidiamo in un precedente.
Eh già, un precedente di esattamente 30 (si: trenta) anni fa. Era la Stagione 1984-1985 ed il Brindisi era in Serie C, C/2 Girone C per l’esattezza. Era stata messa su una discreta squadra epperò stentava a decollare. Quel Brindisi collezionava troppi pareggi e vinceva poco. Tecnico di quella formazione era il tarantino Lucio Vinci che Pascali dopo una sconfitta (mi pare un 3-0 a Forlì, vado a memoria)non esitò ad esonerare.

Giancarlo Ansaloni ha allenato il Brindisi, fra il 1984 ed il 1989, disputando buoni tornei e vincendo un bellissimo campionato,  esattamente trenta anni fà, subentrando in corsa a mister Vinci.
Giancarlo Ansaloni ha allenato il Brindisi, fra il 1984 ed il 1989, disputando buoni tornei e vincendo un bellissimo campionato, esattamente trenta anni fà, subentrando in corsa a mister Vinci.

E cominciò così l’era di Giancarlo Ansaloni. Il tecnico emiliano rappresentò una novità assoluta per tutti noi: non aveva mai allenato a queste latitudini e dire che avrebbe invece ottenuto i suoi risultati migliori (ed una certa notorietà) proprio al sud. Tutti sappiamo che quel Brindisi vinse un bellissimo campionato e si tolse pure la soddisfazione di avere il capocannoniere del Girone, Giorgio Tomba.

Ecco, perché ho raccontato tutte ste cose? Semplicemente per dire che continuo ad essere dell’avviso che il cambio dell’allenatore non serve (e lo dicono pure le statistiche); e però esistono pure le eccezioni –che, si dice, confermino la regola- e quindi auguriamo a Flora di indovinare il nuovo tecnico e di vincere il campionato. Non essendo scaramantico –la superstizione è una stupidaggine immorale- non mi creo problemi: la squadra c’è, è forte e ripeto può vincere il campionato. A maggio tireremo le somme. Intanto già preme il derby di Domenica col Taranto che dovrebbe rappresentare l’inizio del nuovo corso.

cosimo de matteis

il compleanno di Giorgio Tomba – AUGURI GRANDE BOMBER

TOMBA IN TRIONFO!

BRINDISI NON DIMENTICA

 

Foto -molto diffusa- di Giorgio Tomba in azione. Qui in una sfida col Fano -una delle rivali di quegli anni- presso lo stadio di Brindisi.
Foto -molto diffusa- di Giorgio Tomba in azione. Qui in una sfida col Fano -una delle rivali di quegli anni- presso lo stadio di Brindisi.
Una delle reti piu importanti di Tomba: è la stagione 1984-1985 ed il Brindisi batte la diretta rivela Foligno nello scontro promozione. La gara vince due ad uno per il Brindisi. Manco a dirlo è Tomba a realizzare la doppietta decisiva. Qui il secondo gol su rigore. Dietro quella porta, assiepati nel settore ospiti, centinaia di Brindisini festanti. E chi se lo scorda quel giorno!
Una delle reti piu importanti di Tomba: è la stagione 1984-1985 ed il Brindisi batte la diretta rivela Foligno nello scontro promozione. La gara vince due ad uno per il Brindisi. Manco a dirlo è Tomba a realizzare la doppietta decisiva. Qui il secondo gol su rigore. Dietro quella porta, assiepati nel settore ospiti, centinaia di Brindisini festanti. E chi se lo scorda quel giorno!

Brindisi-Monopoli: qualche ricordo….

Correva l’anno 1979 ed il Brindisi –l’allora Brindisi Sport- militava nella Serie C/2 (di “fresca” creazione: la ennesima riforma dei campionati aveva trasformato la Serie C unica in due categorie: la C/1 ed appunto la C/2) ma erano ancora vivi e nitidi i ricordi della Serie B (lasciata appena tre anni prima). Anche lo Stadio era pressoché identico –come struttura, capienza eccetera- a quello che era stato il teatro delle tante stagioni in cadetteria. Il Brindisi aveva disputato il suo primo torneo di C/2 nel Girone Adriatico che aveva visto la promozione del Fano e dell’allora Anconitana.
L’anno successivo (79-80) le squadre pugliesi furono inserite nel girone D ed il Brindisi disputò una delle più belle stagioni: la promozione in C/1 sfumò d’un soffio e soltanto per una beffarda autorete di Smeraldi durante Brindisi-Alcamo finita, appunto, 0-1. E solo sette giorni prima il Brindisi, in un Comunale gremito e festante, aveva battuto per tre a zero la Paganese nello scontro diretto d’alta quota. La gara coi bianconeri siciliani pareva una mera formalità, invece… Peraltro la successiva giornata –l’ultima di campionato- il Brindisi perse pure a Potenza e perse anche  il treno per la C/1 (cui approdarono Paganese e Cosenza). Ma perché sto rievocando quegli anni? Un po’ per amarcord personale  ed un po’ perché siamo alla vigilia di Brindisi-Monopoli. Il collega Caianiello –di dieci anni piu giovane di me- ha ricordato ai suoi tanti telespettatori le ultime sfide con i biancoverdi. Io, senza pretese, torno un po’ piu indietro e vi porto, appunto, in quegli anni. Vi avviso che vado a memoria ma avendone avuta in dono una abbastanza buona potete esser certi che non racconto frottole. Ad esempio gli amici baresi ricorderanno che eran approdati in Serie C dopo il vittorioso spareggio di Campobasso col Francavilla (autore del gol vittoria il….. caso. Già: dopo lo 0-0 dei 120 minuti di gioco non esistendo i calci di rigore la vincente venne decretata con la monetina. Ed andò bene al Monopoli).
Il “Vito Simone Veneziani” non aveva ancora fatto  il restyling che lo portò ad essere come ora lo conosciamo. Ed in quelle  stagioni di C/2  il Monopoli giocava sulla terra battuta.Il già citato campionato 79-80 vede in qualche modo incrociarsi i destini di Brindisi e Monopoli: se l’Alcamo aveva fatto lo scherzetto al Brindisi togliendogli la promozione pochi settimane dopo fu il Monopoli a condannare alla Serie D i siciliani nello spareggio “mors tua vita mea” disputato sul neutro di Bisceglie. Il gol-salvezza venne firmato da un bomber brindisino allora poco piu che ventenne: parlo naturalmente del carovignese Marcello Prima che stava iniziando una straordinaria carriera fatta di tanto impegno e soprattutto di tanti, tantissimi gol. Quell’anno Prima ne fece 16 e meritò il salto di categoria andando in C/1 col Cosenza neopromosso assieme alla Paganese (poi il bomber riccioluto tornò in Puglia e conquisto una promozione anche col Barletta).
A proposito di promozioni (e di spareggi-promozione) i monopolitano più “anziani” non possono dimenticare quello col Casarano. I leccesi erano neopromossi in C/2 ma fecero un campionato di vertice, così come il Monopoli –guidato quell’anno da Mister Mammì- e giunsero appaiate in classifica,  in due a contendersi un posto per la C/1. La sede scelta per lo spareggio fu, manco a dirlo, Brindisi.  Il Comunale presentava un bel colpo d’occhio grazie alla presenza delle due tifoserie ed in più tanti brindisini presenti a vedere lo spareggio-promozione.
Che venne deciso da un gol di Cau: era la C/1 per la prima volta del Casarano. Ci sarebbe rimasta oltre un decennio. Il Monopoli avrebbe raggiunto la C/1 per la prima volta nella Stagione 83-84(con Mario Russo in panchina) ed il Brindisi lo raggiunse la stagione successiva (quella iniziata con Mister Vinci e portata a conclusione da Giancarlo Ansaloni) grazie anche alle 17 reti di Giorgio Tomba. Ed iniziarono così tante sfide, in C/1, tra Brindisi e Monopoli. Ed ora, con Taranto, Foggia e Trani, rieccoci qui a giocare. E’ Serie D, è vero: ma che importa. Il calcio è sempre bello. Buon derby a tutti!
cosimo de matteis