Ancora una stagione positiva per il Lecce: all’ennesima partecipazione in un Campionato Nazionale (la quarta di fila in Serie C) non solo ha guadagnato con largo anticipo la permanenza, assicurandosi così un’altro anno fra i professionisti, ma ha raggiunto un traguardo ancora più alto: il secondo posto dietro la indiscussa capolista, il Foggia del brindisino Mino Chirico.
Scherzi a parte -i leccesi son suscettibili: non gli toccare il pallone ed il portafogli!- è l’auspicato ritorno alla normalità. Certo, i passi da fare sono ancora tanti: Serie A a 16 squadre (anche 18 sono troppe), massimo tre stranieri per squadra, partite tutte allo stesso orario (e lo stesso giorno!) senza anticipi e posticipi.
Quanto a Brindisi: sta finendo la seconda stagione consecutiva senza calcio. Speriamo almeno una cosa: che il Brindisi possa tornare, non importa la categoria. Basta che sia il Brindisi, non dei surrogati destinati inevitabilmente al fallimento e, poi, a scomparire.